Month: ottobre 2008

shark =°

Ho un pesciolino rosso da qualche giorno,
pescato dal mio nipotino.
Si chiama Shark,
il nome la dice lunga.
E’ in una boccia di vetro,
sta sul fondo,
sempre,
e non si muove.
Solo di tanto in tanto,
risale a galla a prendere una boccata d’aria
per sopravvivere.
E’ l’unico pesce
che rischierebbe di affogare nell’acqua.
 

Tolstoj – Anna Karenina

Stefan Arcadic prese il cappello e si fermò, sforzandosi di ricordare se non avesse dimenticato nulla. Fu chiaro che non aveva dimenticato nulla, eccetto ciò che voleva dimenticare: sua moglie.
"Ah, si!" Chinò la testa e il suo bel viso assunse un’espressione melanconica. "Andarci o non andarci?" si diceva. E una voce interiore gli diceva che non era il caso di andarci, che nulla avrebbe potuto essere fuorchè falsità; che correggere, rimediare i loro rapporti era impossibile, perhè ra impossibile rendere di nuovo lei attraente e capace di suscitare amore o trasformare lui in un vecchio non più capace di amare. Non poteva uscirne altro che falsità e menzogna, e la falsità e la menzogna erano contrari alla sua natura.
 
[…]
 
Lei continuava a dirsi che l’avrebbe lasciato, ma sentiva che ciò era impossibile; era impssibile perche lei non poteva disabituarsi a considerarlo suo marito e ad amarlo.

Pedro Salinas

Lo troveremo, si.
Il nostro bacio. Sarà
su di un letto di nubi,
di cristalli o di braci?
Sarà
fra un minuto,
o domani o nel secolo
futuro, o proprio all’estrema
soglia dei mai?
Vivi,morti? Lo sai?
Con la tua carne e la mia,
con il mio nome ed il tuo?
O forse dovrà essere con altre
labbra, con altri nomi
e dopo secoli, ciò
che oggi vuole essere
qui, sin da ora?
Non lo sapiamo.
Sappiamo che sarà.
Che in qualcosa, si, e in qualcuno
si dovrà realizzare
questo amore inventato
senza terra nè data
dove posarsi ora:
il grande amore sospeso.
E che forse, dietro
cortine di anni,
un bacio sotto cieli
che mai abbiamo visto,
sarà, senza che lo sappia
chi crederà di darlo,
trasceso alla sua gloria,
il compimento, infine,
di quel bacio impaziente
che ti vedo aspettare,
palpitante sulle labbra.
 
 

Salinas

Y vendrá un día

-porque vendrá,  sí, vendrá-

en que al mirarme a los ojos

tú veas

que pienso en él y lo quiero:

tú veas que no eres tú.

 

Uno más serás tú

al tenerme de menos.

 

 

 

E verrà un giorno

-perchè verrà, si, verrà-

in cui guardandomi negli occhi

tu vedrai

che penso a lui e che lo amo:

tu vedrai che non sei tu.

 

Sarai uno degli altri

quando non mi avrai più.

 

n.° 48

Ci sono molte cose che non ho mai capito e che tuttora non mi spiego.
Ad esempio come certa gente possa trovare più "poetica" una combinazione di numeri e non una di lettere, come altri pensino che ci sia qualcosa chiamata "chimica" ma è ovviamente magia, come si possa immaginare di vivere in una sola realtà quando le dimensioni parallele sono state da me accertate come esistenti, come alcuni vogliano accontentarsi di ciò che vedono senza provare a vedere "più in là", come molti allontanino la felicità..magari perchè non la conoscono o ne hanno paura o temono che un concetto così astratto possa divenire reale e questo sconvolge ogni equilibrio e dunque la respingono. Ma non è questo che l’uomo cerca per sua natura? Non è nella felicità che vorrebbe imbattersi? Tutte le sue azioni non sono forse dettate dall’obiettivo di essere felice? Non creano forse relazioni sociali per stare bene con se stessi e con gli altri? Non creano forse relazioni sociali per sentirsi felici di aver fatto felice qualcuno? Non creano forse relazioni sociali per essere felici di aver fatto sentire qualcuno felice di averlo reso felice?
 
Perchè tutti sanno come gira il mondo e invece poi va sempre al contrario di come pensi tu?

Gg Leslit

Perchè la tristezza bagna il tuo viso e ti affonda.
Perchè la tristezza ti impedisce di essere te stesso.
Perchè la tristezza consuma il tuo corpo e divora la tua anima.
Perchè la tristezza non conosce pietà.
Perchè la tristezza è gelosa di te.
Perchè la tristezza ti tiene al riparo dal resto del mondo.
Perchè la tristezza non ti fa conoscere altro che lei.
Perchè la tristezza è donna, ma non sempre.
Perchè la tristezza è una malattia.
Perchè la tristezza ti uccide.

Gig Leslit

profondamente triste
tristemente infinita
 
profonda tristezza
infinitamente triste
 
triste profondità
tristemente infinita
 
triste profondità
profondamente infinita
 
infinita tristezza
profondamente triste
 
tristemente profonda
profondamente triste
 
tristemente profonda
infinitamente triste
 
profondamente infinita
tristemente profonda
 
infinitamente profonda
tristezza
profondamente triste
 
infinitamente profonda
tristezza
infinitamente triste