Non ero amata dagli abitanti del villaggio,
tutto perché parlavo chiaro,
e affrontavo quelli che mi offendevano
con palese rimostranza, non nascondendo né nutrendo
segreti dolori o risentimenti.
È assai lodato l’atto del ragazzo spartano,
che si nascose il lupo sotto il mantello,
lasciandosi divorare, senza lamentarsi.
È più coraggioso, io credo, strapparsi il lupo di dosso
e combatterlo apertamente, anche per la strada,
tra polvere e urla di dolore.
La lingua può essere un mezzo senza disciplina —
ma il silenzio avvelena l’anima.
Condannatemi se volete — io sono soddisfatta.
Month: settembre 2010
she lived alone except for a nameless cat
Insieme, alla deriva
liberi di riflettere un mondo,
dove ci sono ancora tante cose
da scoprire.
Entrambi protesi
verso lo stesso
inafferrabile limite dell’arcobaleno,
follemente sospesi
por fin feliz to be myself
*__*
e adesso è ora che io vada, sulla MIA cattiva strada
E quando poi sparì del tutto
a chi diceva "È stato un male"
a chi diceva "È stato un bene "
raccomandò "Non vi conviene
venir con me dovunque vada,
ma c’è amore un po’ per tutti
e tutti quanti hanno un amore
sulla cattiva strada.
sperare di dovere andare un giorno – sapere di dovere andare adesso.
E così è arrivato il momento tanto atteso. Ed è spiazzante. Sto andando e so bene dove; quello che non so è dove mi porterà. E vado carica del bagaglio di quello che sono, di quello che ho fatto e vissuto, di chi ho incontrato lungo il mio percorso e di chi mi ha portata al punto dolcemente facendomi scivolare in un boccale.
Vado e temo e spero che questo non mi cambi, e fremo e tremo per qualcosa di nuovo, e rido e piango per le solite cose di sempre che mi mancheranno. Arrivare e stare bene e avere voglia di ritornare.
Tra euforia e paura una nuova vita, una nuova me.
il libro dell’inquietudine – pessoa – 161
Essere puro, non per essere nobile o per essere forte, ma per essere se stesso. Colui che dà amore perde amore.
Abdicare alla vita per non abdicare a se stessi. La donna è buona fonte di sogni. Non toccarla mai. Impara a liberare le idee di voluttà e di piacere. Impara ad assaporare in ogni cosa non ciò che essa è, ma le idee e i sogni che provoca. Perché nulla è ciò che è: i sogni sono sempre i sogni. Per questo non devi toccare nulla. Se toccherai il tuo sogno, esso morirà, e l’oggetto toccato occuperà la tua sensazione.
Vedere e sentire sono le uniche cose nobili della vita. Gli altri sensi sono plebei e carnali. L’unica aristocrazia è non toccare mai. Non avvicinarsi: questo è nobile.
sigaro tu, sigaro io. – l’ultimo dei neuroni — andrea g. pinketts
Alice allo specchio e non solo Alice – ma anche me
Aveva gambe lunghe che le servivano per correre incontro alla vita e occhi come macchine fotografiche che scattavano frenetiche istantanee per conservare qualcosa che le servisse più avanti, per rivedere immagini che nella folle corsa che l’allontanava dall’adolescenza non si soffermava a godersi, o a farsi torturare da loro.
L’ultimo dei neuroni – Andrea G. Pinketts