Month: novembre 2009

Dirty dream number two – Belle&Sebastian

I’m lucky, I can open the door and I can walk down the street
Unlucky, I’ve got no place to go and so I follow my feet

A choice is facing you, a healthy dose of pain
A choice is facing you as you stare through the rain
A choice is facing you but I choose to refrain for today
Tomorrow we’ll be back in trouble again

Dream one, you had a whole lot of fun with a comedian
Stop short of going all the way, you’ll have to make it someday

Why is this happening to you, you’re not a child?
Why is this happening? You’ve too much on your mind
Things creep up on you when you are fast asleep
You are dreaming, you are sleepy
You are stuck to the sheets

In a town so small there’s no escaping you
In a town so small there’s no escape from view
In a town so small there’s nothing left to do

Dream two you couldn’t see her face, but you saw everything else
Dream two was pretty special, easily beats loving yourself

Could you put a name to someone elses sigh?
Could you put a face to someone elses eyes?
Is it someone that you’d maybe recognise?
But it all fades into morning when you open your eyes

Edward Estlin Cummings – il tuo più tenue sguardo – per il mio sconosciuto

Il tuo più tenue sguardo

Il tuo più tenue sguardo 
facilmente 
mi aprirà 
benché abbia chiuso me stesso 
come dita sempre mi apri 
petalo per petalo 
come la primavera fa 
toccando accortamente 
misteriosamente 
la sua prima rosa 
e io non so 
quello che c’è in te 
che chiude e apre 
solo qualcosa in me 
comprende 
che è più profonda 
la voce dei tuoi occhi 
di tutte le rose 
nessuno 
neanche la pioggia 
ha così piccole mani 


poesia citata in Hannah e le sue sorelle – Woody Allen

Calderon – La vida es sueno, actoIII, escena IX

ROSAURA: Qualora fossi tua figlia, reggerei a questo oltraggio, ma non lo sono, e non posso.

CLOTALDO: Che pensi di fare, allora?
R: Dar morte al duca.
C: Una donna che ignora i proprio natali può avere tanto coraggio?
R: Si.
C: Che ti spinge?
R: Il mio nome.
C: Ma Astolfo sta per essere…
R: Tutto travolge il mio onore.
C: …tuo re, e sposo di Stella.
R: Dio ma lo acconstenta!
C: E’ una follia!
R: L’ammetto.
C: Frenala.
R: Non posso proprio.
C:  Ma perderai…
R: Capisco.
C: … vita e onore.
R: Ne son certa.
C: Che insegui?
R: La morte.
C: Questa è disperazione.
R: E’ onore.
C: E’ frenesia.
R: E’ coraggio.
C: E’ delirio.
R: E’ solo ira.
C: Dunque, non esiste freno a si cieca passione?
R: No.
C: Chi può aiutarti?
R: Io.
C: Non c’è rimedio?
R: Proprio no.
C: Pensa: ci sono altre strade.
R: Per perdermi in altro modo.

dal blog di tasha-na :)

[…]

E certe musiche non muoiono, si sentono rumori nuovi e strappi in corsa da togliere il fiato…ma quel fiato è battito e ne puoi sentire tantissimi bussare alla tua porta..posto che tu con ostinazione non continui a tenere alta la musica in quelle cuffie, posto tu non sia volutamente momentaneamente assente. O non stia ancora schivando quegli oggetti, saltando le canzoni del tuo mp4.
[…]
E chi non capisce non ti corre dietro o sei semplicemente tu che gli fai mangiare il fumo delle tue ruote. 
Anche se certi strappi interrompono il cammino, anche se certe canzoni le vuoi saltare..
Ti ritroverai un giorno a canticchiare un suono vecchio proprio su una nuova strada
…quando il cammino continua e il passo fa rumore…

grazie Nata per le tue perle 🙂

carmen consoli – amore di plastica – in macchina con la cadona :)

Non sei per nulla obbligato
a comprendermi
quasi non sento il bisogno
d’insistere
Tu che mi offrivi un amore
di plastica
ti sei mai chiesto se onesto
era illudermi
Ricorda
tu sei quello che non c’è
quando io piango
tu sei quello che non sa
quando è il mio compleanno
quando vago nel buio
Ma come posso dare l’anima
e riuscire a credere
che tutto sia più o meno facile
quando è impossibile
volevo essere più forte di
ogni tua perplessità
ma io non posso accontentarmi se
tutto quello che
sai darmi
è un amore di plastica
Tu sei quel fuoco che stenta
ad accendersi
non hai più scuse eppure sai
confondermi
Ricorda
tu sei quello che non c’è
quando io piango
tu sei quello che non sa
quando è il mio compleanno
quando vago nel buio
Ma come posso dare l’anima
e riuscire a credere
che tutto sia più o meno facile
quando è impossibile
volevo essere più forte di
ogni tua perplessità
ma io non posso accontentarmi se
tutto quello che
sai darmi
è un amore di plastica
volevo essere più forte di
ogni tua perplessità
ma io non posso accontentarmi se
tutto quello che
sai darmi
è un amore di plastica
ma io non posso accontentarmi se
tutto quello che
sai darmi è un amore di plastica